La pittura moderna in Italia ed in Francia
, andò a Roma e si pose allo studio di Raffaello, di Michelangiolo, di quella scuola italiana che aveva dato all’arte classica una forma nuova; uno spirito
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onore lo studio severo del disegno e della scuola italiana. L’arte cercò allora, insieme con la letteratura, il suo ideale nella storia. Lo studio del
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’artista fu pieno. Pure due cose gli si possono rimproverare. I suoi labori sembrano anch’essi, piuttosto il risultato d’un lungo studio che di una
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tutti i mezzi che l’arte gli offeriva, a rappresentare uomini e cose nella loro realtà storica. Ma questo studio vincolava spesso la sua fantasia
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Quando l’artista si pone a questa nuova opera, quando l’arte s’apparecchia a questa trasformazione, lo studio dell'antico le diviene anzi più
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’artista ha fatto artisticamente sdraiare nel suo studio, e poi col mare, coll’aria, cogli amorini che la circondano, ha cercato d’idealizzarla. Ma ella
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sacrificato all’unità generale del quadro. L’esecuzione è un po’ fiacca, non v’è molto studio di rilievo, il gioco della luce poco variato nei suoi
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con amore, con studio, con rilievo; eppure qualche volta mostra di saperlo fare. Le composizioni più piccole, in cui il soggetto è concentrato in poche
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lo studio di ciascuna figura è così scrupolosamente cercato e condotto, che l’effetto generale qualche volta si smarrisce, qualche volta riman freddo
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mancanza d’unità nell’effetto, e lo studio paziente di ciascuna figura, conservando lo stesso tono, lo stesso fiore, non sacrificandone alcuna all
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si vuole, ma non più che un ornamento alla cultura nazionale. Quindi non possono essere un soggetto di vero studio, se non per l’artista. Il filosofo
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Lo studio dei caratteri nella pittura inglese, è fatto generalmente con molta maestria. Il Millais, l’Hayllar e moltissimi altri si distinguono per
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non potevano tuttavia nascondere la sua discendenza dal Delaroche, sebbene ci si vedesse uno studio ancora del Rubens ed un realismo più deciso
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nobiltà d’idee, studio profondo dell’arte, e sopra tutto un grande scopo nazionale; ma fa desiderare maggiore spontaneità e realtà. Ci si vede il continuo
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forza d’esecuzione in questi quadri è stupenda. Colore, disegno, massa generale, studio dei particolari, armonia d’insieme, è sempre ammirabile
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’industria. Lo studio dell’arte presenta, dunque, questo doppio vantaggio, di connettersi con la industria da un lato, e con la più alta cultura letteraria
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’audace coraggio del Manzoni. Egli non si gettò nello studio del vero e della natura umana con quella stessa franchezza, non ebbe la medesima fede che
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’Italia avere, nello stesso tempo, il Duprè ed il Vela; perchè sono due grandi sorgenti che si compiono a vicenda: da essi e da un profondo studio sull
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una strada nuova da battere. Lo studio del vero, della espressione, del sentimento della natura e della realtà dette cosi il colpo di grazia
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carattere, tutto quell’arduo studio che la pittura moderna mostrava di aver fatto nei quadri dello Steevens, del Enauss e di tanti altri, non si vedeva
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dimorato qualche tempo a Milano. Si potrebbe dire che, a prima vista, fa come l’effetto d’uno studio o episodio d’un quadro, piuttosto che d’un lavoro
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, chi lo considera un po’ da vicino, s’avvede che in esso v’è più lavoro, più studio e più ingegno che non se ne trova in molti quadri francesi, pei
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disegnano generalmente senza alcun vigore di colorito, pare chiasso pericoloso ed evitabile. Egli s’è formato collo studio del vero, della pittura
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raggiunga questo fine, bisogna che cominci ad essere argomento di serio studio, bisogna che si richiami su di essa tutta quanta l'attenzione del paese
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bisogno; se gli storici e gli uomini di lettere vogliono volgere anch’essi la loro attenzione all’arte, perchè qualcuno almeno ne faccia sul serio studio
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divenne un dispotismo che pesò sul genio dell’artista. Educato allo studio delle forme antiche, sentiva la mano più padrona di sè, e voleva con essa
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